domenica 6 settembre 2015

Cozze alla marinara.... e poi scatta lo spaghetto.

Dunque ieri ho comperato un pacchetto di cozze, parliamo di supermercato e precisamente di Esselunga. Erano in offerta, e ne avevo voglia.
Certo leggendo l'etichetta ..... provenienza estera (Spagna), confezionate in Italia da una ditta di Goro (FE). Goro dovrebbe avere una produzione propria di molluschi.... vabe' amen.





Il sito della ditta Effeelle Pesca srl risulta ben fatto ed e' possibile inserendo il codice del lotto sapere data di pesca, luogo e data di confezionamento (scorrere la pagina in basso per vedere tutti i dati).
Detto cio' veniamo al lato cucina.
Pulitura delle cozze.
Devo dire che erano gia' abbastanza nette, solo qualche incrostazione e poca "barba", sinceramente non le avevo mai pulite e ho chiesto aiuto in alcuni gruppi di cucina su Facebook a cui sono iscritto. Alla fine paglietta metallica e lama del coltello sono risultati i metodi piu' usati.


La ricetta e' semplice, aglio, un poco di olio, peperoncino, vino bianco buono, prezzemolo. Io ci ho aggiunto di mio una rondella di zenzero fresco.
Pensandoci sono quasi tutti ingredienti con un certo potere battericida, oltre al calore della cottura ovviamente, danno gusto ma anche se in modo blando, concorrono a purificare il mollusco.


Dunque metto l'olio in padella, l'aglio tagliato a cubettini grossolani, il peperoncino, lo zenzero anche lui tagliato a piccoli pezzettini e comincio a scaldare a fuoco medio/vivace.
Non faccio rosolare, metto le cozze, e meta' del prezzemolo, mescolo bene e chiudo con il coperchio.
Lascio mezzo minuto, scoperchio, metto il vino e il restante prezzemolo. Richiudo in modo che il vino faccia evaporare l'alcool ma lo stesso abbia il tempo di agire nel caso.
Alzo la fiamma sul vivace, quando il liquido comincia a bollire scoperchio e mescolo le cozze in modo che il liquido entri dentro le valve.


Ricopro e lascio andare qualche minuto, anche il calore deve fare il suo dovere,  non troppo o le cozze diventano una gomma da bicicletta :)
A qusto punto pero', visto il generoso brodetto lasciato e la gustosita' dello stesso..... perche' non cercare di sfruttarlo ?
Acqua bollente, sale e dei buoni spaghetti ho dei Garofalo in dispensa.... :)
Preparo un' altra padella con un poco di olio e della pasta di acciughe, scaldo e attendo la meta' della cottura degli spaghetti.


L'intenzione e' quella di "risottare" la pasta con il brodino delle cozze e la sapidita' della pasta di acciughe.
Nel momento in cui gli spaghetti sono ancora parecchio al dente, li trasferisco nella padella con l'olio caldo e aggiungo una generosa quantita' di brodino delle cozze..... l'acqua sacra come dice il Maestro Mimmo Corcione.



Termino la cottura degli spaghetti in questo succo, aggiungendo ancora.... acqua sacra se necessario e cercando di lasciare alla fine una cremosita' data dal sugo e dall'amido rilasciato dalla pasta, amido che viene rilasciato meglio se si mescola costantemente il tutto durante la cottura.
Cotta a puntino la pasta ho impiattato con gli spaghetti al centro e un bel giro di cozze.


E' risultato sapido e gustoso, senza rinunciare alla delicatezza delle cozze.
Devo dire che e' stato gradito :)


A fianco un buon bianco.
In questo caso uno Zibibbo Secco - Terre di Sicilia.



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