domenica 7 agosto 2016

Guido Stiffoni, un Uomo.

Ho imparato cose nella mia vita da due uomini, da mio padre e da Guido Stiffoni.
Mio padre mi ha lasciato presto.
Guido mi ha accompagnato fino a ieri.
Li ricordero' entrambi, con il medesimo affetto.

Guido.
Lui.
Lui ha con se' la sua inseparabile borsa da lavoro, dentro ci sono mille fogli.
La trascina, pesa.
Ma non lo da' a vedere, entra gagliardo, saluta tutti.
Mille problemi in quella borsa, su quei fogli.
Ci sono appunti in latino, in greco, scritti di pugno.
Lui sa' scrivere con entrambe le mani antiche lingue.
Lui sa' suonare con entrambe le mani antiche melodie.
Lui si siede di fronte a te', e ti parla come un amico.
Lui osserva, percepisce come un gatto le vibrazioni dell'aria.
E dopo ti chiede cosa puo' fare per te', cosa c'e' che non va'.
Lui sa' che oggi e' il tuo compleanno.
Lui sa' che oggi e' il tuo onomastico.
Lui sa' che hai sbagliato, cerca insieme a te' la cosa migliore da fare.
Lui ti ascolta e prende in considerazione le tue idee.
Ti dice quando sono sbagliate.
Lui e' un antico gentiluomo, e come tale si inchina
e bacia la mano alle dame sfiorandola.
A volte ha paura, ma non trema, passera'.

Io ho avuto fortuna a conoscerti.




2 commenti:

  1. Mi sono molto commosso a rivederlo!
    Eravamo amici di scuola e di squadra di basket

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  2. Sono commosso nel rivederlo dopo 5o anni

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