sabato 5 aprile 2014

Da Alpe Oneda (Valbrona) al rifugio S.E.V e corno Orientale



Domenica 30 marzo sono andato a fare un giro, era da parecchio che non andavo in montagna.
Ho scelto una meta vicina, il rifugio S.E.V che si trova sotto i corni di canzo, di seguito una breve descrizione del percorso.
Ero gia' stato al rifugio partendo da Canzo, dalla localita' fonti del Gajum, passando per la via delle alpi fino alla terz'Alpe, proseguendo su alla colma di val Ravella poi ancora su alla bocchetta di Luera ed in fine dopo aver visitato il corno Orientale, percorrendo il sentiero che costeggia il corno centrale sono arrivato a Pianezzo ed al rifugio.
Questa volta ho voluto provare un altro percorso.
Arrivato a Canzo in auto ho proseguito per Asso e poi per Valbrona, entrato in paese ho superato la chiesa, il distributore di benzina e poi preso la via Ziniga che inizia sulla destra della cappella/oratorio dedicata a San Rocco. La via e' asfaltata, con tratti in decisa salita, abbastanza larga, solo in alcuni punti si restringe. Io sono arrivato verso le 8 e non c'erano altre auto per cui son salito tranquillo. Si supera una sbarra aperta e si giunge dopo un po' ad un altra sbarra, questa chiusa. Qua' bisogna parcheggiare, non ho visto aree apposite ho parcheggiato lungo la via girando prima la macchina verso la discesa per non aver problemi di manovra poi nel caso arrivassero altre auto.
Qui' comincia la salita a piedi, siamo circa a quota 722 metri, appena dopo la sbarra c'e' un piccolo locale/bar, quando sono arrivato era chiuso pero' era aperto quando sono sceso. La strada si presenta asfaltata e comincia subito in salita, salita che dura praticamente fino all'arrivo al rifugio con tratti decisamente ripidi. Ci sono da salire circa 500 metri in poco piu' di 3 KM
Si deve seguire sempre la strada asfaltata in salita, ci sono altre vie laterali che portano a cascinali, in alcune dei cartelli indicano corni di canzo ma portano su altri sentieri.
L'afalto ad un certo punto diventa una mulattiera in cemento, il tratto e' ripido ma manca oramai poco alla meta. Domenica c'era ancora un po' di neve negli ultimi 300 metri di strada ed era necessario prestare attenzione.

Arrivati a Pianezzo ed al rifugio si apre la vista sul bellissimo panorama che va' dal monte san Primo sulla sinistra per arrivare alle Grigne e al monte Moregallo ed al Resegone sulla destra, con ampi scorci sul sottostante lago di Lecco.
Di fronte al rifugio c'e' la cappellina ai caduti della montagna.

Guardando il rifugio invece, sulla sinistra in basso inizia un sentiero che in pochi minuti permette di raggiungere la cima del piccolo corno Orientale. Si passa per un ghiaione che permette anche di accedere alle pareti rocciose dove a volte ci sono rocciatori in allenamento, si scende un piccolo tratto alla bocchetta di Luera e poi si risale alla cima del corno Orientale.


La vista qui' spazia veramente in modo ampio.


Ho approfittato per riposare e poi per mangiare godendomi il panorama.

A questo link si puo' vedere la piantina:
GPSies - Alpe Oneda - Rifugio S.E.V - Corno Orientale

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