sabato 10 dicembre 2011

Per boschi

Oggi nel pomeriggio breve giro nei boschi a portata di mano e con l'occasione prima prova del segaccio "tascabile" della Fiskars modello 123010 comperato da Leroy Melin per 10,90 euro.
La giornata era mite pur essendo il 10 dicembre, a tratti qualche bel raggio di sole ha fatto capolino dalle nuvole, ho pensato di andare a raccogliere qualche pezzetto di legna secca da usare per i miei esperimenti e per avviare il caminetto.

C'era anche una miciona di nome Belen che abita nel bosco, il nome e la foto sono presenti sul cancelletto di ingresso ad un'area privata, sotto la foro c'e' scritto: mi chiamo Belen e abito qui'

La miciona Belen

Un momento di pausa in una radura che mi e' parsa cosi', un luogo di tranquillita' con un albero caduto sul cui tronco potersi sedere e guardarsi intorno


Dopo di che' una prima prova dell'attrezzo preso da poco, la confezione recita con icone:

- lunghezza aperto 40 cm
- peso 220 grammi
- diametro del ramo tagliabile consigliato massimo 6 cm
- lama con taglio nel senso del ritorno (morde tirando)
- adatto a legno fresco
Fiskars mod. 123010

L'impressione e' buona, risulta maneggevole, impugnatura in gomma morbida, facile da aprire, la lama si blocca al suo posto, altrettanto facile da richiudere. Non ho un calibro ma la lama mi pare sia attorno al millimetro e mezzo di spessore, non flette se non in condizione limite.
Il tagliente e' lungo circa 17 centimetri, non e' ricoperto di teflon come per esempio il famoso Laplander della Bahco, puo' fare atrito con la legna e quindi a volte si "incanta" nel taglio, basta fare in modo che il pezzo di legno non "chiuda" il taglio col peso o per la posizione e tutto funziona.
In effetti la dentatura lavora bene su legno fresco o semi fresco tipo quello di rami caduti nel bosco, io ho tagliato qualche ramo di betulla raccolto dal terreno di diametro attorno ai 4 centimetri senza problemi particolari, legno secco ma comunque con un certo tasso di umidita' residua che ne facilita il taglio con questo attrezzo.
Su legno piu' secco e stagionato la cosa diventa piu' faticosa, probabilmente la dentatura dovrebbe essere piu' fine, quella del Laplander in effetti e' piu' piccina e fitta.

Il Laplander per raffronto (non e' mio)


I denti mordono tirando verso di se' l'attrezzo, la spinta in avanti nel taglio quindi non dovrebbe provocare flessioni della lama se non dovute all'atrito contro le pareti laterali del taglio stesso, la finitura del tagliente non e' a specchio, presenta qualche ruvidita' non so' se sia voluto o meno, da una parte evita l'adesivita' in un taglio sul fresco/umido dall'altra forse favorisce un po' l'atrito sul secco (la scritta della marca e' gia' semi sparita).



Tutto sommato mi sembra adatto ai piccoli lavori quali appunto la raccolta di legna di misura medio piccola per un bivacco o campo, il peso e' accettabile rispetto ad un ascia anche piccola (220 grammi contro 500 grammi) e direi anche meno faticoso da usare per questo scopo. Per altri usi ovviamente l'ascia anche piccola ha il suo perche', girando in due e suddividendo i pesi portare tutti e due gli attrezzi assicura ottime possibilita' e varieta' di utilizzo.
Tornando alla prima prova dell'attrezzo direi buono, 10 euri li vale, fa il suo dovere.

Bene ora dico ciao ai boschi e.... alla prossima :)


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