Nessuno è creato dalla Vita come sostegno per i vostri sogni, perché due occhi non sono
fatti per guardare l’uno verso l’altro, ma entrambi verso la stessa
direzione; diventando così ognuno luce per l’altro.
Crescete comprendendo
questo, e troverete, assieme a ciò che cercavate, anche ciò che non cercavate.
Ma dopo questo, non dubitate più.
Se dubitate che sia Amore, infatti, già non è
Amore.
E non calcolate.
Se calcolate i vostri passi, infatti, già non è Amore.
Non appoggiatevi all’altro con tutto il vostro peso. Ma posatevi come un
raggio di Sole su una foglia.
E come una foglia accogliete l’altro raggio
di Sole.
Asciugate le vostre lacrime e senza timore concedete al vostro cuore
questa luce e al vostro animo questo calore.
Ma state attenti agli incanti!
Perché i raggi di Sole non sono il Sole.
Non riversate sull’altro tutta
la vostra nostalgia di cielo: egli non è in grado di contenerlo, né mai voi
potreste contenere il suo.
Non valutate l’altro per ciò che non potrebbe
mai avere, o finirete per svalutare voi.
E tutto questo non è Amore.
Non
precipitate l’uno dentro l’altro, ma tenendovi per mano camminate
insieme.
Portate l’amato non al centro del vostro cuore, ma del suo,
perché lì troverà anche il vostro, e insieme troverete il cuore al centro del
cosmo.
Sarete sottoposti a molte prove, e spesso l’orgoglio vi chiederà
di scegliere sé al posto dell’Amore.
Ma non ritiratevi da queste
battaglie, perché altre non ve ne sono di più utili per voi.
Se vincerete,
avrete vinto.
Se perderete combattendo e affilando il cuore, avrete vinto.
E
quando il tempo vi avrà condotto fino a farvi decidere di fondere per sempre le
vostre due vite, conoscerete quote più alte, ma anche la durezza di cadute mai
pensate.
E vedrete spesso andare in frantumi tutti i vostri sogni.
Ma sarà
allora che potrete dischiudere davvero le vostre ali.
Non maledite gli eventi,
perché siete voi che avete in mano il timone del vostro destino.
E non sarà
rompendo questo vostro vaso e dicendo addio all’amato, che le vostre
radici troveranno nuova forza: questa gabbia di creta è in realtà ciò che le
salva dall’essiccare.
Siete voi che dite, quando non vi sentite amati:
l’Amore è finito.
Quella è invece la stagione in cui comincia.
Poiché il
valore di chi governa la nave è nel condurla anche controvento.
Siete voi che
dite, quando finiscono le sensazioni: Ma io non amo più.
Non scambiate però
l’Amore con le sue sole sensazioni.
Poiché il valore di chi governa la
nave è nel condurla talvolta anche a vele sgonfie, fino ad altre zone di Vento.
Pertanto siate fedeli, perché nell’infedeltà diventate doppi e quadrupli.
E se vi è già difficile condurre una vita, come potreste condurne due o
quattro?
Dividendo in due un germoglio non si hanno due vite, ma nessuna.
Pensando di incontrare nuove gioie incontrereste dolori maggiori di quelli cui
voltate le spalle.
Perciò tornate a guardare verso chi vi aspetta, ma non per
dirgli: Tu non mi ami.
Bensì: Io non so amarti.
Questo è necessario per far
scendere l’Amore sull’amato.
Alzate lo sguardo sulle virtù
dell’altro, perché avete passato il tempo senza conoscervi.
Ma se poteste
entrare, e a volerlo potreste, nella mente di chi vi ha accompagnato, per
sfogliare insieme il libro della vostra vita, scoprireste quanto siano belle in
realtà tutte quelle pagine già scritte, e quanto saranno belle tutte quelle
ancora bianche.
Ricordate che il vostro cuore nasconde un Vento inesauribile
che saprebbe amare, oltre al vostro amato, anche oltre il vostro amato.
E
attraverso di lui amare anche tutto quanto il mondo.
Ergetevi come gabbiani in
queste possibilità di volo assieme.
Non fatevi orfani di gioie grandi e di
dolori grandi, accontentandovi di rischiare solo in parte.
Ma alzate il capo e
abbiate fiducia, poiché se di questo Amore amerete, sarete come due raggi che
si incontrano al centro della ruota, ove poter cogliere assieme tutto il senso
del ruotare della Vita.
Da
Il Profeta del Vento, di Stefano Biavaschi - Vai al
libro
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